L’OCCHIO POSITIVO (E FORSE UN PO’ INGENUO) SULLA CRISI

05.11.2012 00:00



Quasi non si sente altro. Tutti i media ci parlano continuamente della crisi, e parole come “spread”, “speculazione”, “rating”, “bot” e “btp” sono diventate quotidiane. L’informazione è sempre preziosa ma, quando la realtà è negativa, vivere risulta ancora più difficile se la nostra demotivazione è alimentata da notizie di fabbriche 
che chiudono, pensioni ridotte, università superaffollate, famiglie che rinunciano alle proprie abitudini per risparmiare. Allora occorre glitterare un po’ la visione della situazione, usare una positività razionale che ci può aiutare ad affrontare questo periodo difficile con un pizzico di ottimismo in più! Provo quindi a fare il gioco di Pollyanna e riassumere le cose buone che la crisi ha portato nella nostra società!
1. Innanzitutto, ciò che salta immediatamente all’occhio, è la riacquisizione dell’amore per il proprio lavoro. Questa situazione precaria aiuta ad apprezzare maggiormente ciò che si ha, per via della costante minaccia che questo ci venga tolto. Così nella professione, così nella vita. In questo modo lavorare diventa appagante e meno tedioso.
2. Con gli occhi magici della positività vedo gli universitari studiare per passione. È meno frequente che sia scelta una facoltà perché dopo l’istituto superiore “si usa fare così”. Infatti, poiché frequentare un’ università comporta ingenti spese e, una volta ottenuta la laurea, non è semplice trovare un posto di lavoro, la nuova generazione di studenti si trova più motivata allo studio. Intendo dire che andare a lezione non si fa “per inerzia”, ma per piacere personale!
3. Gentilezza is the way. Sempre più gente per vendere sta puntando su questo! La massa di clienti, una volta che decide di spendere, ci tiene a non affidare i propri soldi a gente scorbutica e nervosa! Ristoranti con camerieri cortesi e disponibili hanno molte meno possibilità di fallire! Una commessa sorridente ed educata sembra avere più possibilità di vendere! Di conseguenza, lentamente, in tanti stanno puntando sulle efficaci, gratuite e sane buone maniere.
4. Web. Il mercato su internet si fa sempre più vario. Il numero di aziende in rete si va incredibilmente infittendo. Dopo i prodotti da mini mercato, sono diventate di frequente utilizzo perfino le officine in rete! Stupisce anche la quantità di servizi che si occupano dei viaggi o che indicano le migliori offerte riguardanti gli hotel e, più in generale, le vacanze. Pare infatti che il turismo abbia trovato in internet un produttivo punto di sfogo. Inoltre siamo sommersi da uno straordinario numero di siti di shopping online, per tutti gli stili ed età! Sì, meno posti di lavoro, ma anche sì, un passo avanti verso l’economia digitale.
5. Professioni nuove. Tanti continuano a cercare, spesso invano, lavoro nel campo della medicina, dell’informatica, della giurisprudenza... Ma adesso, grazie all’inventiva di chi ha bisogno di lavorare, esistono mestieri di tutto rispetto senza dubbio più originali. La ricerca di un’alternativa per trovare l’ambita professione stabile è sfociata o nell’utile (vedi punto 4) o nella stravaganza: l’ idrosommelier è un assaggiatore d’acqua, ovvero studia le proprietà delle diverse acque in commercio e suggerisce come abbinarle ai cibi; il registrar è una “guardia del corpo” delle opere d’arte, cioè controlla che abbiano le carte in regola in fatto di sicurezza, umidità, luce e temperatura; il guest relation, invece, si occupa di soddisfare tutte le bizzarre esigenze dei vip durante la loro permanenza in un albergo.
6. Ed infine, il mio punto preferito! Il risparmio, o piuttosto… uno stop agli sprechi! Cominciando da un esempio più comune, fare attenzione al consumo di luce ed elettrodomestici ci fa risparmiare sulla bolletta rendendo il nostro pianeta più bello! Stesso risultato otteniamo risparmiando la benzina di motorini e macchine usandoli meno, e ciò non implica necessariamente faticose pedalate! Sto parlando del car pooling, ovvero condividere la propria auto con qualcuno che si dirige verso la stessa meta, che potrebbe diventare una semplice e buona abitudine per tutti. 
Citando le buoni abitudini, non si può fare a meno che pensare al riciclo. Riciclare non significa soltanto favorire sempre la raccolta differenziata ma, in alcuni casi, non buttare del tutto i rifiuti e usarli per fare altre cose utili o semplicemente belle da vedere! Molti artisti, infatti, si sono cimentati nel creare le loro opere con materiali di scarto e ne possiamo trovare un assaggio su www.museodelriciclo.it. Preziosi e creativi consigli spiegati in maniera molto chiara per il riciclo alla portata di tutti si possono invece trovare su www.greenme/consumare/riciclo-e-riuso.
Se da una parte c’è chi fa della spazzatura la propria arte, dall’altra c’è chi... la usa per costruire la propria abitazione! Qualcuno si è fatto una casa interamente con le bottiglie di plastica, qualcun altro con i giornali, qualcun altro in un container o in una nave o in un aereo dismessi.
Un altro simbolo di estremo “stop allo spreco” è chiaramente in ambito alimentare. Il movimento dei freegan (www.freegan.info), a cui appartiene anche Tristram Stuart, uno scrittore ed attivista inglese, è una scelta di vita radicale, che prevede di trovare cibo anche rovistando nei cassonetti e imparare a far diventare buoni piatti ciò che è destinato a diventare spazzatura. Infatti molte delle cose che buttiamo possono essere ancora cucinate; e lo si può fare nel metodo tradizionale… o risparmiando anche sulla bolletta del gas seguendo il consiglio di Lisa Casali, autrice del libro Cucinare in lavastoviglie. Gusto, sostenibilità e risparmio con un metodo rivoluzionario (Gribaudo editore). Su youtube si trovano dei video dove la stessa donna mostra alcune delle sue bio-ricette.
Questa filosofia del non si butta via nulla rappresenta, come risulta evidente, un vantaggio per noi contro la crisi economica ed un vantaggio per l’ambiente.

Avendo terminato questo elenco all’insegna dell’ottimismo, mi auguro di aver risvegliato un bagliore di speranza negli occhi di chi legge e di averlo spinto a cercare, in tutte le piccole e grandi cose della vita, il positivo che la realtà ci offre.

"La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi, 
se solo uno si ricorda di accendere la luce"
[Albus Silente in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban]



Edizione del giornalino: 
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