Film - Amour, una pluripremiata storia di amore e dolore

19.03.2013 20:15

 

Amour è un film francese del regista austriaco Michael Haneke. Come in tutte le sue opere, Haneke non mette da parte la sua profonda conoscenza della psicologia, disciplina in cui si è laureato presso l’università di Vienna. Il film descrive infatti la storia di un amore senile messo a dura prova.
I protagonisti della storia sono Georges ed Anne, una coppia di ex insegnanti di musica interpretata da Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva. I due hanno un’unica figlia, Eve, anche lei musicista, che vive in Scandinavia. Un giorno la loro serena vita coniugale è compromessa da un evento che cambierà definitivamente il loro quotidiano. Dovranno quindi adattarsi ad uno stile di vita diverso; spesso fatto di rinunce, sofferenze e compromessi. La drammaticità è però recitata sempre con una rara eleganza espressiva che la contraddistingue.
La storia è narrata con una cura maniacale dei dettagli, direi quasi Manzoniana. Tuttavia, il ritmo lento anche ai cambi di scena, non annoia mai lo spettatore che, invece, rapito dalle immagini spronanti, ha più tempo per riflettere. Le inquadrature sono caratterizzate dal colore giallastro predominante, che regna sulla tappezzeria e sul mobilio della casa nella quale si svolge pressoché la totalità del film. Sia le location che gli attori sono pochissimi, ma nel loro insieme riescono a suscitare una moltitudine di emozioni e sensazioni come i migliori film sanno fare.
Da quando ha ricevuto la palma d'oro al Festival di Cannes il 27 Maggio 2012, Amour non ha più smesso di vincere premi. Tra i più prestigiosi cito il Golden Globe del 13 Gennaio e l’Oscar come miglior film straniero il 24 Febbraio di quest’anno. Haneke ha scelto di dedicare quest’ultimo ambìto premio alla moglie Susanne, accompagnando la dedica con la frase “Tu sei al centro della mia vita”.
Ma cosa ha effettivamente questo film di così speciale da riuscire a convincere decine e decine di giurie di critici cinematografaci? L’originalità. Amour è senz’altro uno dei pochi film recenti che durante la visione non provocano il fastidioso effetto del “questa scena mi ricorda…”, in poche parole non somiglia a nessun altro film. Invito senza dubbio il pubblico non troppo sensibile a guardarlo.